venerdì 8 luglio 2011

Inequivocabili ovvietà

Una duplice fatalità cinge
con la sua ingombranza
l'animo mio disperato
E si estingue così la vana speranza
d'una sana esistenza
- acquisita in un momento d'illusoria lucidità,
Tacita Follia!
bramata per ore al tenue bagliore d'un incongrua certezza
Falcidata oramai
da un focolaio di germi esistenziali


Ma sono in salvo
in preda alla bufera del silenzio
che alleggerisce gli spiriti
consapevolmente soli
in un arido deserto senza fine


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La mia foto
A voi offro un cumulo di parole incenerite sotto l'obiettivo della mia macchina fotografica... Niente più, niente meno di questo.