Un bieco lamento si schiude
dal bozzolo maturo
Da vita ad un urlo - laconico, bieco
prende il volo e fugge via.
Abbandona le sue larve
S'insedia tra le ali delle nuvole
Raggiunge i nidi tra le stelle
ed i raggi incandescenti
- oh, riccioli dorati d'un sole alto e superbo! -
e mira all'Infinito
Oltre le luminescenze celestiali.
E' un tripudio di forme, ombre, sonorità mistiche
La Natura in prima fila, unica testimone
ed attrice.
I figli suoi palpano i lamenti appena emessi
che brulicano tra i venti
Dove sono tutti gli altri?
Meschini animali politici
pervicaci affittuari di residenti
senza denaro nè certa dimora
Che fanno loro?
Quali i loro posti per assistere allo spettacolo in corso?
Abbassiamo le cornee
limitandoci a tacere
a blaterar parole
che non oseremmo proferire
e, miseramente,
imponiamo ai timpani un'ostentata sordità.
Come di consueto
dal principio dei Tempi
fummo.
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